Come si gestisce un bar di successo? Questa è una delle domande che amiamo fare di più agli intervistati delle nostre Techfood Storie. Molte sono le risposte, dalla passione per il proprio lavoro alla ricerca costante, senza dimenticare la qualità del servizio e delle materie prime.


Mantenere alto il livello qualitativo di un bar, però, non è sempre facile. Le abitudini in questo giocano a sfavore e rischiano di allontanarvi dagli obiettivi prefissati. È giunto quindi il momento di mettere sotto lente di ingrandimento il vostro business, per trovare conferme e aspetti da migliorare, con le nostre 7 domande di autovalutazione.


1. Quali sono gli obiettivi del locale?


Non li ricordate più? Ristabiliteli, e una volta raggiunti porne dei nuovi per mantenimento o crescita del locale. Gli obiettivi devono essere SMART. Il metodo SMART deriva dalla gestione aziendale, per la quale gli obiettivi sono validi se sono:

  • Specifici;
  • Misurabili;
  • Accessibili;
  • Realistici;
  • Temporanei.

2. Il personale conosce gli obiettivi?


Questo è un aspetto importantissimo, spesso trascurato. Il personale, anche se stagionale, deve conoscere gli obiettivi del locale in modo da contribuire al loro conseguimento. E una volta raggiunti, fate sentire lo staff parte del successo.


3. Il personale è coinvolto?


Come anticipato nella precedente domanda, un personale coinvolto che condivide obiettivi e standard qualitativi è fondamentale per il successo del locale. Un team coeso è sinonimo di sicurezza agli occhi dei clienti e crea un ambiente di lavoro efficiente che il pubblico apprezza.


barista sorridente al bancone del bar con vassoio di birre

4. Il cliente si sente unico?


Con la forza dell’abitudine si possono perdere alcune attenzioni dietro al bancone, che però vengono notate dal cliente. Sistemare correttamente tazzina e cucchiaino, servire ogni persona con cortesia, sono tutti gesti da non dimenticare per un servizio impeccabile e attento al consumatore. Ricordate: un cliente coccolato è un cliente fidelizzato.


5. Qual è il tempo di attesa della clientela?


L’attesa è un punto cruciale nella gestione di un locale. Se dietro al bancone la vita va ai mille all’ora, dall’altra parte il tempo sembra dilatarsi. Quando ci si domanda come si gestisce un bar, dobbiamo perciò chiederci anche come gestire le attese. File e tempi lunghi sono spesso indice di problematicità, come il poco personale e la disorganizzazione in cucina. È necessario valutare nuove soluzioni per velocizzare i processi, come per esempio appoggiarsi a tecnologie di cottura ultra fast come Combi Wave e Combi Masterchef.


persone in fila al bancone del bar in attesa del caffè

6. Il guadagno corrisponde alle aspettative?


Un bar di successo deve saper fare alta marginalità, ovvero la differenza tra i ricavi e i costi di un prodotto. Al momento del bilancio è importante valutare quali prodotti e categorie sono più redditizie, cercando di spingerne la vendita per un maggior profitto.


7. A quanto ammontano gli sprechi?


Saremo chiari da subito: per un locale gli sprechi alimentari sono soprattutto uno spreco economico. Comprendere e avere sempre chiaro il costo di ogni singolo piatto vi aiuterà ad abbattere eventuali esuberanze, senza intaccare marginalità e guadagno. Esistono delle vere e proprie regole base per limitare gli sprechi, e tutto parte dal calcolo del food cost.


persona con smartphone in mano che fotografa un piatto in un ristorante


Come si gestisce un bar, online?


A queste sette domande ne vogliamo aggiungere un’altra, ormai fondamentale per il successo di un locale: qual è la presenza online del locale?


Come si gestisce un bar nel 2018 senza pensare al digitale? È impossibile. Il posizionamento sui motori di ricerca, la presenza su Facebook e Instagram, le recensioni online fanno parte del quotidiano. Per questo abbiamo pensato di indicarvi 3 consigli per il marketing online.

15 novembre 2018